L’unione perfetta tra natura, relax e avventura nell’Italia centrale
La nostra vacanza è stata un mix perfetto di natura, relax e avventura. Non abbiamo seguito un itinerario rigido, ma ci siamo lasciati guidare dalla voglia di esplorare e dalla bellezza del momento. Ogni tappa ha rappresentato un piccolo mondo da scoprire, tra tramonti sul mare, escursioni tra gli eremi nascosti e borghi che sembrano sospesi nel tempo. Se stai pensando a una vacanza diversa, lontana dal caos, ma ricca di emozioni autentiche, questo itinerario in camper nell’Italia centrale potrebbe essere proprio ciò che cerchi.
Tappa 1 – Costa dei Trabocchi: tramonti, mare e pedalate
Il campeggio a Marina di Torino di Sangro: comfort vista mare
La nostra avventura inizia lungo la famosa Costa dei Trabocchi, nel cuore dell’Abruzzo marittimo. Abbiamo scelto di fermarci in un campeggio a Marina di Torino di Sangro, una scelta che si è rivelata perfetta. Il camper parcheggiato fronte mare ci ha regalato uno dei tramonti più belli dell’intera vacanza. Il cielo che si tingeva di rosa e arancio, il suono delle onde, e quella pace che solo il mare sa dare: una vera coccola per l’anima.
Il campeggio offriva tutti i comfort necessari per una sosta piacevole: piazzole spaziose, servizi puliti, accesso diretto alla spiaggia e soprattutto tanta tranquillità. Dopo un lungo viaggio, questo momento di relax è stato il modo perfetto per entrare nel mood vacanziero.

In bicicletta sulla pista ciclabile dei trabocchi fino a Marina di San Vito
Il giorno successivo, carichi di energia, abbiamo deciso di esplorare la costa in bicicletta. L’ex tracciato ferroviario, oggi trasformato in una spettacolare pista ciclabile sul mare, ci ha condotto verso Marina di San Vito. Il percorso è facile, adatto a tutti, e davvero mozzafiato: pedalare sospesi tra mare e cielo, con i trabocchi che spuntano come antiche sentinelle sul mare, è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita.
Ogni tratto è una cartolina: piccole calette, mare cristallino, scogliere verdi. Ci siamo fermati spesso per fare foto, bere qualcosa in un chiosco o semplicemente contemplare il panorama. La ciclabile è perfetta anche per le famiglie e accessibile a chiunque voglia godersi qualche ora di sport e natura.
I trabocchi: storia, fascino e cucina
Lungo il percorso ci sono diversi trabocchi che oggi ospitano ristoranti. Abbiamo provato a fermarci per un pranzo, ma erano tutti pieni. Un po’ dispiaciuti, ma anche curiosi, abbiamo scoperto che mangiare in un trabocco è un’esperienza quasi cerimoniale: lunghi tempi di attesa, menù ricchissimi quasi da matrimonio, e un’atmosfera unica tra legno e mare.
Anche se non siamo riusciti a cenare lì, ci siamo ripromessi di tornare, magari prenotando in anticipo. Il fascino di queste strutture antiche, un tempo usate per la pesca, oggi trasformate in ristoranti sospesi sul mare, è indescrivibile. Sono simboli viventi di una tradizione che resiste e si rinnova.
Tappa 2 – Il cuore verde dell’Abruzzo: Il Parco della Majella
L’ascesa verso Passo Lanciano: dai vivai alla montagna
Lasciata la costa, abbiamo puntato verso l’entroterra abruzzese, direzione Parco della Majella. Lungo la strada, man mano che ci si allontana dal mare e si sale di quota, il paesaggio cambia radicalmente. Le strade diventano più larghe, costeggiate da vivai e coltivazioni florovivaistiche, un segno distintivo della zona. Il verde si intensifica, i profumi si fanno più balsamici, e l’aria diventa frizzante e pulita.
Arrivando a Passo Lanciano, il panorama è mozzafiato: si passa da dolci colline a veri e propri paesaggi alpini. Qui la natura è sovrana, e il silenzio è rotto solo dal vento e dal canto degli uccelli. È il luogo ideale per chi cerca tranquillità, escursioni e panorami suggestivi. Parcheggiare il camper in questa zona regala momenti di autentica connessione con l’ambiente.
Trekking verso gli eremi nella roccia a Macchie di Coco
Abbiamo iniziato la discesa verso Macchie di Coco, punto di partenza del nostro trekking verso alcuni degli eremi incastonati nella roccia più belli d’Abruzzo. L’area è poco battuta dal turismo di massa, ma proprio per questo conserva un fascino puro e autentico. I sentieri sono ben segnalati, e il cammino, seppur a tratti impegnativo, è reso più leggero dalla bellezza che ci circonda.
Gli eremi della Majella sono piccole costruzioni monastiche, spesso scolpite nella pietra, usate in passato da eremiti in cerca di solitudine e spiritualità. Tra i più suggestivi c’è l’Eremo di San Bartolomeo in Legio, che sembra nascere direttamente dalla roccia. Il silenzio e la posizione isolata infondono una pace difficile da descrivere. Un luogo che va vissuto con lentezza, rispetto e meraviglia.
Soggiorno in campeggio e cucina locale
Dopo il trekking, ci siamo concessi un meritato riposo in un campeggio immerso nella natura. Nessuna grande struttura, ma un luogo accogliente, silenzioso, gestito da persone del posto che hanno saputo offrire un’ottima cena con prodotti del territorio. Una serata sotto le stelle, lontani da tutto, circondati solo dalla bellezza del bosco.
Tappa 3 – Avventura nel Parco Nazionale d’Abruzzo
Tra fauna selvatica e paesaggi mozzafiato: arrivo a Lago Barrea
La nostra vacanza in camper continua verso sud, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Le strade che attraversano il parco sono un susseguirsi di curve, boschi, radure e paesi arroccati. La presenza della fauna selvatica è fortissima: cervi, volpi, persino orsi marsicani possono incrociare il nostro cammino. La destinazione è il suggestivo Lago di Barrea, incorniciato da monti e boschi rigogliosi.
Qui abbiamo trovato un piccolo campeggio proprio sulla riva del lago, ideale come base per escursioni e momenti di relax. Il panorama che si apre al mattino è semplicemente incredibile: le montagne che si specchiano nell’acqua creano un senso di quiete profonda.
Il trekking interrotto e l’incontro con l’ultimo luparo
Avevamo pianificato un trekking nei boschi circostanti, ma il meteo ha deciso diversamente. Il cielo si è coperto, e una pioggia persistente ci ha costretto a interrompere l’escursione. Ma anche questo ha avuto il suo lato positivo: ci siamo rifugiati in campeggio dove abbiamo conosciuto un personaggio davvero unico, l’autoproclamato “ultimo luparo”. Ex guardiano del parco, esperto di lupi e natura, ci ha raccontato storie affascinanti sulla fauna selvatica e sulla vita nei boschi abruzzesi.
Tappa 4 – Dall’Abruzzo al Circeo passando per il Molise, la Campania e il Lazio
Sperlonga, Terracina e San Felice del Circeo: il mare che incanta
Dopo aver salutato l’Abruzzo, abbiamo attraversato il Molise e la Campania per arrivare nel Lazio, con destinazione il Promontorio del Circeo. Lungo il tragitto, una tappa obbligata a Sperlonga, uno dei borghi di mare più belli d’Italia. Le sue case bianche, le viuzze fiorite e il mare cristallino ci hanno stregato. Poco dopo, una sosta sulla spiaggia di Terracina ci ha permesso di goderci un po’ di sole e mare prima di arrivare a San Felice del Circeo.
Il Circeo è un luogo pieno di magia: un promontorio ricco di miti, natura selvaggia e bellezze paesaggistiche. Anche qui abbiamo trovato un campeggio immerso nella vegetazione, perfetto per chi vuole svegliarsi con il profumo del mare e il canto dei gabbiani.

Trekking sul promontorio del Circeo e visita alle grotte
Il giorno successivo abbiamo affrontato un trekking sul promontorio del Circeo, uno dei percorsi più affascinanti della zona. Il sentiero si snoda tra macchia mediterranea e scorci sul mare, fino a raggiungere alcune delle grotte storiche, come la Grotta delle Capre e la Grotta Guattari. Qui la storia si intreccia con la leggenda: secondo la mitologia, era proprio qui che la maga Circe teneva Ulisse prigioniero.
Camminare in questi luoghi è come fare un viaggio nel tempo, con il mare sempre sullo sfondo a ricordarci quanto è meravigliosa la nostra costa tirrenica.
Cultura e natura: binomio perfetto
Il Circeo è il perfetto esempio di come cultura e natura possano convivere armoniosamente. Qui ogni passeggiata è un’immersione nella storia e nel paesaggio, ogni sosta regala emozioni forti. Se cerchi un posto dove il mare si fonde con il mito, dove la natura è ancora protagonista e la bellezza è ovunque, questo è il luogo ideale da includere in un viaggio in camper.
Tappa 5 – Tra borghi e storia: Viterbo e Civita di Bagnoregio
Viterbo: la città dei papi e i suoi sotterranei
Lasciato il mare alle spalle, ci siamo diretti verso l’entroterra laziale per una sosta nella storica Viterbo, nota come la città dei papi. Un centro medievale che conserva un fascino intatto, tra vicoli in pietra, palazzi storici e atmosfere d’altri tempi. Interessante la visita alla parte sotterranea della città, piccola ma suggestiva, dove si respirano secoli di storia.
Civita di Bagnoregio: la città che muore ma incanta
Da Viterbo ci siamo spostati verso un’altra perla della regione: Civita di Bagnoregio. Famosa per essere “la città che muore”, in realtà è un luogo vivo più che mai, grazie al turismo consapevole e alla cura degli abitanti. L’accesso al borgo avviene attraverso un ponte panoramico e la vista che si apre è mozzafiato.
Nonostante le dimensioni ridotte, Civita offre scorci che restano nel cuore: silenzio, pietra, fiori e un’atmosfera sospesa nel tempo. Ideale per una passeggiata lenta, un caffè in piazzetta e qualche foto memorabile. Anche qui l’accesso in camper richiede un po’ di attenzione, ma ci sono parcheggi e aree sosta nei paesi vicini.

Tappa 6 – Relax sul mare della Toscana: Orbetello e Baratti
Sosta a Orbetello: mare e tranquillità
Il viaggio prosegue verso nord, entrando in Toscana, dove abbiamo deciso di concederci una pausa rilassante a Orbetello. L’ambiente lagunare e le spiagge vicine ci hanno accolto in un clima più disteso, perfetto per rigenerarsi dopo giorni di spostamenti.
Abbiamo approfittato per rallentare, prendere il sole, fare il bagno e godere della cucina maremmana. Le spiagge nei dintorni sono facilmente accessibili e molto curate, così come le strutture per camperisti. Orbetello è una base ideale per chi cerca mare, natura e comodità.
Il tentativo di fermarsi a Baratti e la scoperta di San Vincenzo
Spinti dalla curiosità, abbiamo tentato una sosta a Baratti, attratti dal mare e dalla bellezza del golfo. Tuttavia, l’accesso per i camper è molto limitato: non solo il parcheggio è vietato, ma anche il semplice transito. Una delusione che ci ha portato a riorganizzare rapidamente.
Fortunatamente, a pochi chilometri, San Vincenzo ci ha accolti con spiagge splendide e un ambiente molto camper-friendly. Qui abbiamo potuto rilassarci senza stress, godendo del sole e del mare limpido. Una deviazione che si è rivelata un’ottima alternativa.
Tappa 7 – L’Arte nei borghi: Peccioli, perla toscana
Un borgo d’Italia moderno e artistico
Quasi al termine della vacanza, abbiamo scelto di fare un’ultima tappa insolita: il borgo toscano di Peccioli. A differenza di altri centri storici, qui la tradizione si fonde con l’arte contemporanea, grazie a installazioni e progetti culturali che animano il paese.
Passeggiare tra le vie di Peccioli è come entrare in una galleria d’arte a cielo aperto. Ogni angolo riserva una sorpresa: sculture, murales, strutture moderne integrate nel contesto storico. Un esempio virtuoso di come un piccolo borgo possa reinventarsi e attrarre turisti in cerca di autenticità con un tocco creativo.
Ogni tappa ha lasciato un segno, ogni luogo visitato ci ha insegnato qualcosa. E proprio perché non abbiamo detto tutto, ci sarà spazio per approfondire nei prossimi articoli i trekking e le esperienze outdoor più intense.
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