donna trekker in ambiente roccioso che è un eremo durante un'escursione per i migliori consigli di trekking
Eremo di San Bartolomeo

Un’escursione affascinante nel cuore selvaggio dell’Abruzzo, tra natura, storia e spiritualità: oggi ti porto lungo un tratto del Sentiero dello Spirito, nel Parco Nazionale della Majella, alla scoperta di due tra gli eremi più suggestivi d’Italia: l’Eremo di San Bartolomeo in Legio e l’Eremo di Santo Spirito a Majella

Parcheggio e partenza da Macchia di Coco 

Abbiamo raggiunto la località Macchie di Coco in camper. Essendo la bassa stagione, le attività della zona erano chiuse e abbiamo trovato facilmente parcheggio. Il luogo è tranquillo e silenzioso, immerso in una natura già di per sé rigenerante. 

Proprio da qui parte il sentiero ben segnalato per l’Eremo di San Bartolomeo, che inizia su una larga sterrata tra pini e ginestre. Dopo un primo tratto pianeggiante, il percorso si restringe e comincia a salire, attraversando un paesaggio sempre più roccioso, dove si incontrano capanne in pietra e pareti attrezzate per l’arrampicata

L’Eremo di San Bartolomeo in Legio: un rifugio nella roccia 

Dopo circa 40 minuti di cammino, arriviamo a uno degli eremi più iconici dell’Italia centrale: San Bartolomeo in Legio, incastonato nella roccia viva. Un piccolo gioiello nascosto, dove la semplicità dell’architettura si fonde con la forza della natura. 

L’eremo è sempre accessibile e abbiamo potuto visitarlo anche all’interno. Entrare in questa cavità scavata nella roccia è un’esperienza intensa: si percepisce subito l’atmosfera mistica che ha ispirato i monaci eremiti. Il panorama sottostante è mozzafiato e dalla base dell’eremo, guardando verso l’alto, si coglie tutta la sua suggestione verticale

Un luogo simbolico del Cammino Celestiniano 

San Bartolomeo fa parte del Cammino Celestino, anche noto come Sentiero dello Spirito, un itinerario escursionistico e spirituale che collega alcuni degli eremi frequentati da Pietro da Morrone, il futuro Papa Celestino V. Qui si respira davvero un’aria di raccoglimento e introspezione. 

Verso l’Eremo di Santo Spirito a Majella 

Dopo la visita, riprendiamo il cammino. Il sentiero continua attraversando tratti di sottobosco, sempre ben segnalato. La vegetazione è rigogliosa e la vista sull’eremo di San Bartolomeo, guardandolo dal basso, è ancor più spettacolare. 

Proseguiamo in direzione dell’Eremo di Santo Spirito, uno dei luoghi più importanti dell’intero percorso. Arriviamo dopo circa un’altra ora di cammino, su un sentiero che alterna salite leggere e tratti più tecnici. Purtroppo, durante la nostra visita, l’eremo era chiuso, quindi lo abbiamo ammirato solo esternamente. 

L’Eremo di Santo Spirito: severità e imponenza 

Anche visto solo dall’esterno, Santo Spirito a Majella trasmette tutta la sua austerità e imponenza. Incassato tra le rocce, costruito su diversi livelli, è uno degli esempi più rappresentativi dell’architettura eremitica celestiniana. Si tratta di un sito UNESCO, che racconta secoli di storia religiosa e di isolamento volontario. 

L’eremo è visitabile solo in certi orari o su prenotazione, quindi è consigliabile informarsi in anticipo sul sito del Parco della Majella o presso i centri visita locali. 

Natura, spiritualità e silenzio: il senso del cammino 

Questa escursione ci ha regalato molto più di un trekking panoramico. Il silenzio dei luoghi, la bellezza austera degli eremi, la roccia che domina il paesaggio, tutto invita alla riflessione e al raccoglimento. 

Il Sentiero dello Spirito non è solo un cammino fisico, ma anche simbolico. Ogni passo in questi boschi sembra riportare indietro nel tempo, quando la solitudine era scelta e la preghiera trovava rifugio nella pietra. 

Informazioni tecniche sul percorso 

  • 📍 Partenza/Arrivo: Macchie di Coco (Roccamorice, PE) 
  • 🥾 Lunghezza: circa 9 km (andata e ritorno) 
  • ⛰️ Dislivello positivo: circa 400 m 
  • ⏱️ Tempo di percorrenza: 3-4 ore (soste escluse) 
  • 📌 Difficoltà: escursionistica (E) 
  • 🌲 Ambiente: sottobosco, tratti rocciosi, zone panoramiche 

Se stai cercando un’esperienza che unisca trekking, spiritualità e paesaggi mozzafiato, questa tappa nel Parco della Majella è una scelta perfetta. Il connubio tra natura selvaggia e architettura sacra, tra fatica e contemplazione, la rende un’escursione indimenticabile. 

Non dimenticare che questo è solo un tratto del più ampio Cammino Celestiniano, un itinerario che potresti esplorare anche in più giorni, magari organizzando un viaggio più lungo alla scoperta degli altri eremi della Majella. 

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